Punto di forza della nostra trattoria è anche la possibilità di accogliere gli ospiti in un ambiente confortevole, climatizzato, ideale anche per chi cerca una soluzione per un pranzo di lavoro a Firenze in un ambiente amichevole e familiare.
Nella strada che muove da Piazza Ottaviani (Via de' Fossi) e si congiunge con la Via del Prato. cioè Via Palazzuolo, vi è la chiesa di San Francesco.
Se uno passava di li verso le cinque di pomeriggio l'ultima domenica di carnevale, scorgeva una folla di popolo che si assiepava dinnanzi alla porto della chiesa per la curiosità di vedere, oltre le autorità, molli signori dell'aristocrazia, noti professionisti e un buon numero di forestieri col loro biglietto ostensibilmente in mano, perché l'accesso era limitato ad un dato numero di invitati onde evitare confusione. Questa affluenza di gente difatti era giustificata perché in chiesa si compiva un atto insolito, alquanto suggestivo, pieno di poesia, in una cornice di pregio artistico indiscusso. Dalla porta spalancata che dava sulla chiesa vera e propria, si ammirava uno spettacolo insolito: sullo sfondo lontano l'altare maggiore illuminato a giorno e sopra, alcuni pezzi di argenteria composta di vassoi cesellati e a sbalzo, poi il palco delle autorità. Fra queste, significativa era la presenza di S.E. l'Arcivescovo che per l'occasione aveva messo anche lui il simbolico grembiale bianco.
Gli invitati stavano a sedere lungo le pareti laterali dello chiesa sulle manganelle di legno scolpite, lavoro certosino di Giambattista Paolesi, ed avevano sotto di loro, seduti più bassi, i convitati davanti a tavole apparecchiate. Infatti erano imbandite cinque tavole per parte, ad ognuna delle quali dieci poveri che avevano superato i cinquant'anni (ecco perché la cena dei cento poveri, tutti ugualmente vestiti di una cappa nera con una facciola bianca intorno al collo), aspettavano con gioia e con compunzione la lauta mensa. Quando tutto era pronto e con devozione la processione si metteva in moto, iniziava la distribuzione con un apposito cerimoniale. Ecco che da quest'antica e caratteristica tradizione nasce il nome dell'Osteria, inaugurata il 5 Dicembre 1992.
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